In generale, la maggior parte dei vertebrati possiedono un sistema endocannabinoide proprio come quello umano. Questo sistema gioca un ruolo fondamentale nell’assimilazione del cannabidiolo. Ciò significa che quasi tutti gli animali inclusi cani, gatti e persino cavalli possono assumere l’olio di Cannabidiolo.

Combatte l’ansia

La depressione e l’ansia vengono causati da uno squilibrio dei componenti chimici nel cervello. I cani sono particolarmente soggetti a questo tipo di squilibri. Studi veterinari hanno dimostrato che il cannabidiolo aiuta a normalizzare l’affluenza delle sostanze colpevoli di questi disturbi2. Inoltre il CBD interagisce con la serotonina e l’adenosina, due recettori presenti nel cervello che ne garantiscono il buon funzionamento. In molti usano il CBD per aiutare i cani a superare l’ansia da separazione o l’ansia provocata dai fuochi artificiali o
dai temporali.

Uccide le cellule tumorali

Vi sono evidenze scientifiche che dimostrano come il CBD abbia la facoltà di impedire alle cellule tumorali di crescere e svilupparsi3. Sebbene gli studi fino ad ora sono stati condotti solo su topi e ratti, gli innumerevoli resoconti di medici ed esperti hanno riportato risultati promettenti.

Ferma le convulsioni

Le convulsioni sono disturbi nelle attività elettriche cerebrali che provocano un violento tremore. Le convulsioni, originando nel cervello, sono molto difficili da controllare. Svariati studi hanno dimostrato che l’uso di CBD può ridurre significativamente gli episodi convulsivi e la loro intensità anche nei nostri amici a quattro zampe.4

Allevia il dolore

Gonfiore e dolore nei cani e nei gatti vengono regolati dal recettore vanilloide presente nel cervello. Quando il CBD interagisce con questo tipo di neurone, risulta efficace nell’impedire ai recettori di attivarsi e di mandare il segnale di dolore al corpo5. Molti animali poi con l’avanzamento dell’età sviluppano dolori cronici che li limitano nei movimenti e debilitano l’umore. L’ estratto di cannabidiolo anche qui è un’ottimo alleato per contrastare queste situazioni, mitigando e in alcuni casi annullando del tutto dolore e infiammazione.

Stimola l’appetito

Ricerche hanno dimostrato che il CBD può diminuire la nausea e stimolare l’appetito attraverso un’interazione con svariati neuroni presenti nel cervello degli animali. Il corpo ha bisogno di essere nutrito per avere le forze di combattere qualsiasi malattia e nel momento in cui non vengono somministrare sufficienti sostanze nutritive, si può andare incontro a seri problemi6. A volte l’inappetenza può sorgere anche da situazioni legate a ansia o dolore, per questo è bene stare attenti ai segnali e far assumere correttamente l’olio ai propri amici pelosi.

Se si ha intenzione di acquistare prodotti a base di CBD per gli amici pelosi, raccomandiamo un consulto con il veterinario. Non sorprendetevi se il veterinario sconsiglia di utilizzare la cannabis per trattare l’animale. Nonostante gli studi scientifici presentino risultati promettenti, sono relativamente nuovi nel mondo della medicina. Il medico potrebbe non essere aggiornato sulle ultime ricerche, pertanto accettate i suoi consigli, ma non demordete nel cercare la possibilità di usare questo ottimo componente della pianta di cannabis. È importante trovare un veterinario di mentalità aperta e che conosca bene il prodotto. Un medico veterinario competente potrà offrire tutta la sua esperienza e conoscenza a riguardo per guidarvi nella scelta più appropriata per il vostro caso.

Mentre molti di noi comprendono la differenza tra CBD e THC, c’è un’altra differenza meno nota, ma molto importante quando si tratta della legalità del CBD, e questa è la differenza tra marijuana e canapa.

È un fatto che la marijuana e la canapa sono entrambi membri della famiglia della cannabis. Esiste, tuttavia, una differenza importante tra i due. La differenza più importante tra di loro è la quantità di CBD e THC (tetraidrocannabinolo) prodotta da ciascuna pianta. Una pianta di marijuana può contenere fino al 30% di THC. In altre parole, la marijuana è la pianta che ti dà gli effetti euforici e psicoattivi. La pianta di canapa contiene non più dello 0,3% di THC. Questo rende quasi impossibile sentirsi storditi dal consumo di canapa. Questo è il motivo per cui la canapa è legale nella maggior parte dei paesi e sicura per gli anziani, i bambini e persino gli animali domestici.

La  risposta è sì, il cannabidiolo può interferire con l’assunzione di altri farmaci in maniera sia positiva che negativa. Il CBD è in generale una sostanza molto sicura ma, come sappiamo, presenta qualche effetto collaterale. Ciò si nota specialmente quando il cannabidiolo viene assunto in grandi quantità. La cannabis sappiamo che può interagire con diversi cibi e bevande come il mango ed il caffè. Perciò non dovrebbe risultare strano che possa interagire con dei medicinali. Vi spiegheremo tutto in questo articolo, in modo da poter consapevolmente utilizzare CBD senza compromettere la salute o altre cure in corso.

Il modo in cui il tuo corpo metabolizza il CBD può interferire con il modo in cui metabolizza altri farmaci assunti. Se il farmaco di cui si sta facendo uso non viene metabolizzato correttamente, si fermerà nel proprio organismo per un lungo periodo di tempo, causando effetti collaterali negativi e persino complicanze. In particolare, questo può essere un problema con anticoagulanti come il Warfarin. Assumere Warfarin in concomitanza con il CBD può far ristagnare l’anticoagulante nel sistema. Poiché questo medicinale mira ad assottigliare il sangue e limitare la capacità di coagulazione, qualsiasi paziente che consumi al contempo un prodotto CBD deve prestare molta attenzione ai cambiamenti dei livelli ematici di Warfarin e regolare il dosaggio secondo le istruzioni del proprio medico.

Come in molti già sanno, la cannabis viene suddivisa in tre principali gruppi: Cannabis Sativa, Indica e ibrida. La cannabis ibrida è una combinazione di Indica e Sativa. Tutte e tre le categorie appartengono alla stessa specie di pianta, ovvero la canapa o cannabis. La cannabis Sativa è conosciuta anche con il nome di Cannabis Sativa L. dove la “L.” sta per Linnaeus, ovvero la persona che per prima ha assegnato i nomi a questa specie.

La Cannabis Sativa ha la caratteristica di essere molto alta e con delle foglie sottili. Si trova in Thailandia, Colombia, Messico ed in diversi paesi del sud-est asiatico (quest’ultimi sono i paesi di origine del ceppo). È una pianta che predilige le temperature molto alte.
Se coltivata all’aperto, la cannabis Sativa può raggiungere altezze di oltre 6 metri. Hanno periodi di vegetazione molto più lunghi rispetto alla sorella Indica. Ci possono volere dalle 10 alle 16 settimane per una pianta di Sativa per maturare una volta che inizia l’infiorescenza.

Al contrario, le piante di cannabis Indica sono basse e folte e donano il famoso effetto sedativo. Questo ceppo è l’ideale da essere consumato la sera poiché favorisce il rilassamento. Le foglie sono facilmente riconoscibili rispetto a quelle sottili della cannabis Sativa, risultano infatti molto più grosse. Questo ceppo ha origini nel Nepal, Afghanistan, e nella regione indiana Hindu Kush.

La cannabis Sativa ha generalmente una resa molto maggiore rispetto alla Indica (dagli 85 ai 450 grammi per pianta), e ciò è dovuto alla lunga durata del loro periodo di vegetazione. Ma per quanto riguarda la percentuale di THC, la Sativa contiene un livello molto più basso rispetto alla Indica, in media intorno al 12-16%. La maggior parte delle piante Landrace Sativa sono difficili da coltivare in ambienti chiusi a causa del loro periodo di infiorescenza. Per questo motivo sono stati fatti degli incroci tra cannabis Sativa ed Indica riducendo così la durata della fioritura e l’altezza della pianta stessa; con la creazione di un ceppo ibrido facile da coltivare anche in ambienti ristretti.

Il cannabidiolo è un composto chimico naturale che viene estratto dalla Cannabis Sativa, la pianta di cannabis da famosa anche per un altro suo composto ovvero il THC, il cannabinoide con effetto psicotropo. Infatti, la cannabis Sativa contiene più di cento composti di cui il CBD è solo uno, ma è la sua associazione con la pianta che ha causato confusione e sospetti in alcune parti della società.

L’olio di CBD viene creato mescolando il composto estratto con l’olio di un’altra pianta, come i semi di canapa o l’olio di cocco. Fondamentalmente, non contiene tetraidrocannabinolo (THC) che si trova nella cannabis e causa la sensazione di essere “sballati”, quindi l’olio CBD non crea dipendenza né è euforia.

L’olio CBD può essere prodotto in diversi modi, tra cui tinture, capsule, lozioni e vaporizzazioni.

L’uso di qualsiasi composto di una pianta associato all’uso di droghe illegali è destinato a sollevare domande sulla sua sicurezza ed efficacia, ma come stanno dimostrando gli studi scientifici, l’olio di CBD ha alcuni benefici positivi per la salute e  può trattare una vasta gamma di patologie e problematiche.

Sollievo dal dolore: molti pazienti hanno scoperto che l’applicazione dell’olio CBD, sia per via topica che sotto la lingua, ha alleviato il dolore causato da condizioni come l’artrite e la sclerosi multipla. Uno studio del 2015 ha dimostrato che i topi affetti da artrite hanno registrato un significativo miglioramento dei livelli di dolore solo quattro giorni dopo aver ricevuto il trattamento con cannabidiolo senza effetti collaterali significativi sulla loro salute

Riduzione dell’ansia e della depressione: di solito trattati con farmaci da prescrizione che spesso hanno effetti collaterali, l’ansia e la depressione migliorano con la terapia con olio CBD abbassando gli ormoni dello stress del corpo e riducendo la sua risposta allo stress. Con questo trattamento, il corpo può accedere a sostanze chimiche come la serotonina e l’anandamide, con conseguente miglioramento dell’umore e meno ansia.

Sonno riposante: l’insonnia e altri problemi di sonno sono una lamentela comune nella società moderna, ma l’olio CBD favorisce un sonno più riposante. In parte, questo si ottiene riducendo gli ostacoli che impediscono alle persone di godere di un sonno profondo e prolungato, come l’ansia e il dolore cronico.

Miglioramento dell’acne: colpendo quasi un decimo della popolazione, l’acne è una condizione cutanea fastidiosa che causa anche effetti psicologici per chi ne soffre, tra cui il basso umore e la depressione. Recenti ricerche hanno suggerito che l’olio di cannabidiolo può avere potenti proprietà antinfiammatorie e riduce il sebo, una sostanza oleosa prodotta nelle ghiandole della pelle che si pensa sia causa di acne.

Anche se i benefici dell’olio di CBD sembrano certamente promettenti, una considerazione fondamentale è se sia sicuro da usare. In primo luogo, il cannabidiolo non crea dipendenza e, a differenza delle droghe illegali, il corpo non sviluppa una resistenza ad esso, quindi un paziente può iniziare e interrompere il trattamento senza sviluppare una dipendenza. In secondo luogo, poiché l’olio di CBD contiene poco o niente THC, un paziente non avvertirà sintomi psicoattivi come lo “sballo”; in comune con molti integratori a base di piante, il cannabidiolo agisce delicatamente sul corpo per produrre un effetto di guarigione graduale.

È importante ricordare che, come molti altri farmaci e sostanye fitoterapiche, l’olio di CBD può causare effetti collaterali, e questi dovrebbero essere monitorati attentamente una volta iniziato il trattamento. Inoltre, gli esperti devono ancora concordare i livelli di dosaggio più efficaci per trattare le diverse patologie.

È importante, tuttavia, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che l’olio di CBD “può essere un trattamento utile per una serie di patologie” e “è generalmente ben tollerato con un buon profilo di sicurezza”.

Il CBD ha diversi effetti nel corpo che gli permettono di alleviare i sintomi della SLA:

- Innanzitutto, riduce la produzione di saliva. I pazienti non sono in grado di controllare i loro movimenti muscolari, compresi i muscoli della bocca. Quando questo accade, il paziente può accumulare troppa saliva in bocca.

- Inoltre, il CBD aiuta a rilassare i muscoli del corpo. Questo è l’effetto opposto della SLA. Quando una persona soffre di SLA, i muscoli del corpo si contraggono spesso. Questo porta a sintomi come le contrazioni. Il CBD funziona producendo l’effetto opposto.

- Chi soffre di questa condizione sperimenta un dolore immenso nel proprio corpo, come risultato di un malfunzionamento neuromuscolare. Il CBD aiuta ad alleviare il dolore di questi pazienti.

- Il cannabidiolo potrebbe anche aiutare con i disturbi del sonno, come descritto più dettagliatamente in questo articolo. I pazienti affetti da SLA spesso hanno problemi di sonno a causa dei loro sintomi.

- Molte malattie portano alla perdita di appetito, e la SLA non è diversa. Il CBD può avere il vantaggio di far ritoranre l’appetito, rendendo più facile mangiare4 .

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